PROPOSTA 80
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ABS AmBeeSius

Cosa significa per noi innovazione

AmBeeSius è un progetto ancora in fase embrionale, un cantiere aperto, e vorrebbe rappresentare uno strumento che possa trasformare realtà ad elevato contenuto di esclusione sociale, in un gruppo di persone coese da obiettivi comuni e cooperanti. Questo strumento utilizzerebbe come spunto non solo metaforico le leggi dell’auto-organizzazione, della comunicazione e dell’operosità, che regolano le famiglie delle api. In altre parole grazie al supporto degli operatori del progetto si vorrebbero diffondere una serie di micro attività in apicoltura, che in itinere possano attribuire competenze e responsabilità alle persone, e nel medio periodo possano condurre a risultati economici.
L’ambizione del progetto consiste nel gemmare esperienze circoscritte, ma dalle rilevanti potenzialità a livello di impatto sociale, che consentano di sperimentare ricadute apprezzabili nella restituzione di protagonismo e dignità alle persone coinvolte, ma soprattutto nel dimostrare che si può fare innovazione e produrre benessere senza dover a tutti i costi inventare una nuova tecnologia, ma al contrario rigenerando e attualizzando antichi saperi sopravvissuti ai secoli.   

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Una breve ma necessaria premessa 
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Una delle suggestioni a cui si ispira questo progetto è la swarm intelligence[1], la cosiddetta intelligenza di sciame, concetto di derivazione biologica ed etologica applicato alla robotica e allo studio dell’intelligenza artificiale. L’ambizione è dunque trasporre nell’ambito delle professioni di aiuto e supporto alle persone in difficoltà, comportamenti elementari fondati sulle capacità di auto-organizzarsi degli individui in modo da originare strategie e piani di azione di più ampio respiro. 
Elemento pregnante di questo tipo di intelligenza è l’auto-organizzazione. Posto che ciascun individuo in uno sciame possiede capacità limitate che non gli permettono di conoscere lo stato globale del sistema, i suoi comportamenti sono conseguenza di uno scambio di informazioni a livello locale in assenza di un ente coordinatore[2]. La soluzione di problemi relativi all’intera colonia emerge dunque dall’insieme di un gran numero di interazioni semplici tra i singoli individui. L’attualità dell’analogia tra questi meccanismi e le dinamiche che viviamo ogni giorno in rete sono rilevanti, in particolare dopo l’avvento del web 2.0[3]. Non a caso la presenza di questo pensiero nella società contemporanea è stata fonte di ispirazione nella realizzazione del padiglione UK all’Expo di Milano 2015.
In effetti uno degli interrogativi che ha stimolato la nascita del progetto è quanto il comportamento delle api possa diventare ispirazione per un nuovo modello di sviluppo anche nei servizi alla persona.

[1] L’intelligenza dello sciame definita nel 1988 da Gerardo Beni, Susan Hackwood e Jing Wang è la “proprietà di un sistema in cui il comportamento collettivo di agenti (non sofisticati) che interagiscono localmente con l’ambiente produce l’emergere di pattern funzionali globali nel sistema”.
[2] In effetti in uno sciame di api, l'ape regina non coordina l'attività delle altre api
[3] L’uso di servizi come Wikipedia o Yahoo Answers − solo per citare i più diffusi− che si fondano sul contributo volontario di milioni di utenti, ci pone di fronte a un nuovo modello cognitivo che ha la sua chiave nei contenuti generati dagli utenti. Tali contenuti innescano dinamiche di tipo stigmergico, concetto ancora una volta preso in prestito dalla biologia secondo cui l’alterazione dello stato ambientale da parte di un individuo diventa stimolo per gli altri individui. Tale approccio rappresenta una nuova frontiera per un problem solving basato sulla connessione partecipativa il cui potenziale maggiore è la formazione di una cittadinanza attiva.
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Cooperazione e condivisione, l’intelligenza dello sciame che agisce tra di noi.
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La fase pionieristica del progetto prende avvio nel mese di gennaio 2016 attraverso la risistemazione di alcune arnie all’interno della Comunità psichiatrica La Rocca di Roccasparvera, gestita dalla Cooperativa Proposta 80 di Cuneo. La struttura si occupa della cura e della riabilitazione di pazienti psichiatrici. Un educatore con competenze in apicultura segue pertanto un piccolo gruppo di persone interessate a svolgere semplici lavori manuali quali la verniciatura e pulizia di casette per le api. In questi incontri si creano opportunità di dialogo e condivisione di informazioni sul mondo delle api e si rendono partecipi i frequentanti l’attività della decisione di accogliere almeno tre nuclei di api nei pressi della struttura a primavera avviata. Si provvede pertanto all’interno del gruppo di partecipanti all’attività all’acquisto dell’attrezzatura e, una volta predisposto il necessario, si parte con l’allocazione dei primi tre nuclei. La condivisione delle tecniche apistiche porta le persone partecipanti, per quanto affette da gravi disturbi psichiatrici, a responsabilizzarsi gradualmente e a sperimentarsi nella formazione di una nuova colonia, nella cura alle api già esistenti. Il supporto dell’apicoltore infatti viene gradualmente ridotto ogni qual volta vengono acquisite autonomie e implementato in fasi lavorative nuove come la smielatura o la cura per i parassiti. La stagione non favorevole dal punto di vista metereologico e le incertezze nella prime cure non hanno condotto a risultati produttivi di rilievo, ma bensì a un consolidamento delle abilità e a un vivo interesse che si è tradotto in continuità e dedizione all’attività. Inoltre va considerato come elemento di rilievo la restituzione di dignità alla persone, coinvolte per la prima volta dopo anni in un processo produttivo circoscritto ma autentico, che li ha incentivati a proporre uno sviluppo per gli anni a seguire.
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La presa di coscienza delle nostre potenzialità come sciame sociale di operatori e utenti dei servizi
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La replicabilità di un’esperienza simile a quella della comunità La Rocca in altri contesti sociali ci è sembrata possibile, inoltre l’occasione fornita dallo svolgimento a Fossano dell’attività di falegnameria della Comunità ha determinato un dirottamento di risorse verso l'assemblaggio di parti in legno per la costruzione di arnie con legname di recupero.
L’idea di fondo è di costruire o recuperare diverse casette per arrivare a primavera pronti a gemmare l’esperienza in altre quattro o cinque realtà e raddoppiare i nuclei presso la comunità La Rocca. La sede di questa attività di gemmazione è il laboratorio adiacente al Negozio Oltrestore della cooperativa Il Viandante a Fossano. Il numero di arnie prodotte o riattivate, dovrebbe consentire l'avvio e l'ampliamento dell'attività di apicoltura nei diversi punti che andranno attivati in base alla disponibilità e alla sostenibilità dei costi secondo diverse possibilità di accordi con chi ospiterà le famiglie di api.
Le realtà contattate e coinvolte per il momento sono strutture per disabili, case di riposo, comunità psichiatriche, centri diurni psichiatrici e per disabili. Ognuna di loro ha declinato l’adesione al progetto con modalità diverse, dall’offrire una nuova sede ai nuclei del progetto senza coinvolgere i propri ospiti e operatori, a fruire della consulenza del progetto per replicare l’esperienza in proprio.
Abbiamo pertanto maturato consapevolezza che questo progetto abbia le capacità di continuare e consolidarsi in ambiti circoscritti attraverso proprie risorse, tuttavia i  potenziali di innovazione e di impatto sociale sono a nostro giudizio rilevanti e non ci dispiacerebbe con un sostegno esterno avviare una vera e propria start up per una diffusione più capillare e una sperimentazione in contesti diversi legati a percorsi di prevenzione al disagio, all’aggregazione giovanile e a esperienze concrete di cittadinanza attiva.
 
Il Progetto AmBeeSius potrà essere il progetto di tutti coloro che intendano prendervi parte e che potranno ottenere ricavi diretti dalla produzione delle loro api. Ogni consociato avrà diritto ad una formazione specifica, ad una supervisione costante fino al raggiungimento di autonomia operativa, all’utilizzo di locali attrezzati per la smielatura, produzione propoli, polline, saponi, arnie, alla possibilità di diventare socio della Cooperativa di tipo B Il Viandante di Cuneo che gestirebbe tutta la parte amministrativa e commerciale del progetto.

AmBeeSius è rappresentato da

​-    Sergio Paruzza, Founder & CEO, Educatore Professionale;
-    Marco Rivarossa, co-founder, esperto tecnico in apicultura, formatore, Educatore Professionale;
-    Flavio Degioanni, co-founder, Comunicazione e sviluppo;
-    Maurizio Ovidi, Presidente Cooperativa il Viandante;
-    Marco Levrone, OSS, tecnico falegnameria;
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